L’attività di ricerca svolta dal Centro Appenninico, fino al 1979, era rivolta esclusivamente al miglioramento genetico delle piante agrarie. L’acquisto della struttura portò l’Università degli Studi di Perugia a condurre un’indagine sulla realtà agricola della vallata reatina e dell’altopiano di Leonessa: tale indagine evidenziò come gli ordinamenti colturali fossero prevalentemente di breve durata e costituiti da un limitatissimo numero di specie coltivate con tecniche inadeguate per un’agricoltura economicamente valida. Questa particolare realtà agricola ha portato a delle scelte prioritarie per l’attività di ricerca da condurre presso le quattro stazioni sperimentali allo scopo di individuare tra le specie coltivate quelle più rispondenti alle diverse e particolari condizioni pedoclimatiche del Reatino, di migliorare la tecnica colturale adottata in zona, di incrementare il numero delle specie da coltivare, di aumentare così le possibilità di scelta e di diversificazione del reddito dell’agricoltore, verificando contemporaneamente le loro possibilità produttive per questi ambienti.
L’attività di ricerca del Centro Appenninico negli ultimi venti anni si è basata pertanto, in un primo tempo su indirizzi di tipo bioagronomico, attraverso prove di confronto varietale (frumento tenero, frumento duro, orzo, mais, sorgo da granella, girasole), di colture industriali (girasole, soia, colza, lino), di colture foraggere (qualità e quantità produttiva del foraggio, produzione di seme) e su prove di adattamento ai diversi ambienti (dalla pianura all’alta quota) di specie officinali o di interesse medico. Poi, ultimamente, con l’entrata in produzione della serra, si è lavorato molto sulla produzione di ecotipi locali di colture ortensi, officinali, medicinali, spontanee con una parte rilevante dell’attività legata alla vendita delle giovani piantine da trapianto. La ricerca è stata programmata e seguita da docenti e ricercatori appartenenti al Dipartimento di Biologia applicata, facente capo alla Facoltà di Agraria dell’Università degli Studi di Perugia.
Presso i campi sperimentali della stazione di Base di Rieti, di Pian di Rosce e di Colle Scampetti, sono stati realizzati, grazie a un progetto finanziato dalla Regione Lazio nell’ambito del piano di riassetto del “Turismo montano”, tre giardini fenologici che, una volta entrati in produzione stanno fornendo dati alle reti nazionale (GFI) ed europea (BBCH) dei giardini fenologici. La scelta oltre ad offrire visibilità al Centro Appenninico in un campo diverso da quello della pura ricerca bioagronomica, valorizza gli oltre 50 anni di dati meteorologici conservati presso la banca dati del Centro, patrimonio di enorme valore che può essere messo a disposizione – contemporaneamente all’osservazione delle specie vegetali - dello studio dell’evoluzione e dei cambiamenti dei fattori climatici.
Il Centro Appenninico del Terminillo ha curato la pubblicazione di circa 250 lavori scientifici realizzati presso la propria struttura.
Le principali attività del Centro Appenninico del Terminillo sono la ricerca, la sperimentazione e la didattica.
L’attività di ricerca e sperimentazione riguarda soprattutto la individuazione delle migliori cultivar di piante agrarie idonee alla pianura di Rieti (cereali, leguminose da granella, ortaggi vari). Particolarmente intensa è la ricerca sul territorio di specie spontanee e di vecchie varietà coltivate con lo scopo di recuperare risorse genetiche in via di erosione, di salvare la diversità biologica e fornire agli agricoltori colture capaci di fornire sapori e aromi pressoché dimenticati e possibili anche nei terreni svantaggiati spesso abbandonati e in via di degrado.
L'attività didattica, rivolta agli studenti dell'Università di Perugia, prevede lo svolgimento di convegni, incontri, corsi residenziali, visite guidate, tesi di laurea. Negli ultimi anni si è intensificata la collaborazione con l’Istituto di Istruzione Superiore “U. Ciancarelli” (Tecnico Agrario, Agroalimentare e Agroindustria e Professionale Servizi per l’Agricoltura e lo Sviluppo Rurale) di Rieti, al punto da venire regolata da un’apposita convenzione. Nella collaborazione rientra la partecipazione degli studenti a stage e tirocini formativi presso il Centro Appenninico, il quale, inoltre, esegue con il proprio personale e i propri mezzi agricoli le lavorazioni agronomiche necessarie alla corretta gestione dell’Azienda agraria scolastica. Presso le strutture del Centro, inoltre, vengono ospitati gli studenti dell’Università di Perugia per la redazione di tesi sperimentali o la partecipazione a tirocini pratico-applicativi.
Presso la Foresteria del Terminillo negli ultimi anni è di molto incrementata l’ospitalità per docenti, ricercatori, studenti italiani e stranieri. L’elevato numero di presenze annuali nella maggior parte dei casi riguarda l’uso della Foresteria da parte di studenti, docenti e dipendenti dell’Università di Perugia.La possibilità che hanno gli studenti reatini di poter frequentare o utilizzare il Centro Appenninico, unica struttura dell’Università di Perugia sul suolo laziale, si concretizza con l’assunzione di nuovi iscritti o potenziali tali.